DIARIO DEL RIFUGIO #4

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Il Centro di Aggregazione Giovanile di Cernusco sul Naviglio è in una bella zona. Certo magari chi ci vive avrebbe altro da dire, come dappertutto, ma appena si arriva salta all’occhio il tanto verde che lo circonda e una certa quiete che lo attraversa. C’è il sole e anche se è autunno inoltrato il suo tepore arriva ai corpi infreddoliti dei presenti che nel frattempo si sono sparsi a gruppi nel parco adiacente al CAG. Per questa attività è stato chiesto loro di formare dei gruppi disomogenei rispetto ai territori di appartenenza. In poche parole di scegliere compagni e compagne che non si conoscono fra loro. La proposta che viene fatta, l’ultima per questo incontro, è di costruire delle storie a partire dalle parole che non sono state cancellate durante l’esercizio del caviardage.

Eccoli, a piccoli gruppetti colgono l’occasione per conoscersi e per scambiarsi impressioni sulla giornata e sul proprio lavoro. “Com’è andata la riapertura?” “Come stai?” “Nulla è davvero come prima?” “Che cosa state facendo voi con i ragazzi?” “Hai sempre la stessa passione?” “Quanto possono resistere i ragazzi in questa situazione?“. Chissà se sono state queste alcune delle domande che si saranno fatti l’un l’altro.

Sono tanti gli interrogativi che risuonano nella mattinata a cui è difficile dare risposta, ma che è fondamentale porsi insieme, perchè possano essere costruite risposte e soluzioni e al contempo perchè possano essere formulate nuove domande condivise!

Dopo aver rotto il ghiaccio, ciascun gruppetto si mette piano piano al lavoro per costruire la propria storia. Una storia che nasce dalla estrema difficoltà e frustrazione dei mesi passati attraverso un percorso di consapevolezza, di scelta e di condivisione. Consapevolezza della difficoltà e della complessità del mondo in cui viviamo. Scelta di ciò che è utile per trovare soluzioni e costruire alternative. Condivisione di ciò che non ha senso tenere per sè, perchè “la felicità è reale solo se condivisa” diceva qualcuno.

E come per magia, dopo essersi ben scaldati al sole, ecco che i nostri rientrano, pronti per leggerci le loro storie. Sono storie in cui si percepisce forte la voglia di ricominciare, di lasciarsi alle spalle le difficoltà dei mesi del distanziamento fisico, della volontà di non confonderlo con il distanziamento sociale. Dobbiamo stare vicini socialmente, dobbiamo essere capaci di fare tesoro di tutto quello che ci sta accadendo, dobbiamo farlo insieme, senza paura, cercando di avere coraggio e di mettere radici.

Queste storie, elementi di un processo formativo, sono improvvisazioni che si arrampicano fra la speranza e il disagio nel saliscendi emotivo. Oggi le persone che incarnano l’azione educativa di Spazio Giovani Martesana sono qui, contente di essere insieme ma disorientate, perchè là fuori ci sono urgenze, paure, vuoti che toccano tutti come persone, educatori e professionisti. Ci salutiamo dopo aver condiviso il senso di questa mattinata e ciò che ciascuno e ciascuna da qui si porta a casa.

Fuori c’è il sole, chi si ferma a distanza a fare ancora quattro chiacchiere, chi corre a casa perchè ci sono bimbe e bimbi che aspettano, chi cammina verso la metropolitana al ritmo lento della Martesana che scorre.

Ci rivedremo presto!

to be continued


Diario del Rifugio fa parte del progetto Generazioni Cooperative realizzato con il sostegno della Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana onlus. La Fondazione si propone come piattaforma di partecipazione, basata sull’ascolto, e di prossimità ai bisogni del territorio. Promuove e supporta progetti di utilità sociale per rispondere, in modo innovativo, alle priorità espresse dalla collettività in ambito sociale, culturale e ambientale. La Fondazione di Comunità Milano catalizza risorse ed energie, promuove la cultura della solidarietà e del dono per una concreta filantropia di comunità che, oltre a rispondere all’emergenza sociale, possa agire per il bene collettivo e contribuire a migliorare la società nel suo insieme.

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