Ecco il video realizzato dai ragazzi del CAG NAUTILUS poco prima della grande tragedia della pandemia mondiale che ha profondamente cambiato le nostre vite.
Il video che condividiamo è il frutto del laboratorio progettato dal Centro di Aggregazione, con il supporto di educatori esperti in laboratori di cinema e videomaker professionisti che ci hanno guidato per trasformare le idee nel linguaggio del cinema.
Un enorme ringraziamento a Roberto, Dave, Edo, Momo che con passione hanno accompagnato i ragazzi fornendo anche i loro strumenti.
I ragazzi che hanno partecipato al laboratorio si sono occupati della sceneggiatura, della regia, delle riprese e di interpretare i personaggi. Solo il montaggio è stato gestito in autonomia da un educatore. Abbiamo “imparato facendo” che è la via di apprendimento più battuta nei contesti di educazione informale, come i CAG. Conoscenze e contenuti, infatti, non sono stati proposti attraverso lezioni frontali ma per mezzo dell’esperienza e della scoperta.
Attraverso un modello di tipo deduttivo, i ragazzi organizzano le nuove esperienze e formulano conclusioni, accompagnati da adulti educatori che sollecitano e stimolano. Per questo motivo è importante lavorare con un gruppo di lavoro composto da più componenti con competenze e punti di vista differenti.
L’equipe di lavoro mista permette di offrire ai ragazzi un’esperienza di qualità che tiene insieme il lavoro educativo e la proposta di contenuti artistici e tecnici.
Tutto questo perché?
Il Laboratorio di Cinema del Centro di Aggregazione Nautilus nasce dal desiderio di educare i ragazzi all’uso dei media e di proporre loro un modo creativo di utilizzo degli strumenti tecnologici. Abbiamo deciso che avremmo cambiato ruolo, da consumatori a produttori di contenuti.
Abbiamo imparato quanta fatica e organizzazione dobbiamo metterci per realizzare anche solo un breve video. Creare una storia, farne una sceneggiatura, decidere le inquadrature e poi farle e rifarle così tante volte. Scegliere tra campi, controcampi e movimenti di macchina (da noi lo stile Dogma va per la maggiore). Saper essere attenti ai piccoli particolari come scegliere gli abiti e poi ricordarsi ogni volta di usare gli stessi, scoprire quanto cambia la luce del sole ad ogni ora che passa. Condividere la scelta dei contenuti da trattare, esprimere il nostro punto di vista, prendere una posizione.
Alla fine, forse, abbiamo avuto la possibilità di sviluppare maggiore consapevolezza nei confronti di noi stessi e del contesto in cui viviamo.
Abbiamo scoperto quanto è necessario e insostituibile il lavoro di ognuno (provate voi a girare una scena se un solo attore è in castigo e non può venire?).
Abbiamo visto quanto le nostre opinioni sono importanti e necessarie per il nostro progetto e di come lo sono quelle dei nostri compagni.
Abbiamo imparato a essere giudici delle nostre azioni, quante scene abbiamo rifatto perché la luce non va bene, il soggetto non è a fuoco o si vede il microfonista per poco.
Educare al bello è uno dei presupposti che sta alla base di questo processo e il bello costa fatica. Ma non abbiamo mollato.
Alla fine, ora che ci rivediamo in ciò che abbiamo creato, siamo orgogliosi e emozionati. Forse persino un po’ cresciuti.
Autore dell’articolo
Siamo una cooperativa sociale di tipo A impegnata, dal nostro anno di nascita, il 1994, a contribuire alla costruzione del sistema integrato di servizi e interventi sociali, puntando sulla qualità dell’offerta, per rispondere ai bisogni sociali con spirito universalistico e, al contempo, valorizzare le professionalità che vi operano.
Nei nostri numerosi anni di attività abbiamo scelto di operare in un settore importante e delicato: quello dei servizi rivolti a minori, giovani e famiglia, sul fronte della promozione all’agio e della tutela dei minori, cercando risposte innovative che puntino alla costruzione di interventi integrati e di sistema e alla valorizzazione delle risorse della comunità locale di riferimento. Nel tempo, lavorando in un’ottica inclusiva, abbiamo inoltre attivato interventi e servizi a favore delle persone con disabilità e con la popolazione anziana.
La nostra scelta è stata da sempre quella della qualità, dell’innovazione e della sperimentalità: una scelta contemporaneamente etica e professionale che ci ha consentito di sviluppare un’impresa di grande valore sociale.
#generiamolegamisociali