come è nato il progetto Spazio Giovani Martesana?
Grazie al finanziamento erogato dalla Legge 285 nasce Spazio Giovani Martesana. Inizialmente alla rete di SGM aderiscono i Comuni di: Bellinzago, Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago. II capofila di Spazio Giovani Martesana è Cassina de’ Pecchi, lo sarà fino al 2020
In Italia il viene emanata la Legge n. 285, Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza. Grazie a tale norma, viene istituito un fondo nazionale speciale da destinare a interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza a favore delle amministrazioni locali
Presso il Consiglio d’Europa viene stipulata la Carta di Partecipazione alla Vita Municipale e Regionale, che poi verrà aggiornata nel 2003. In Italia la curatela dei giovani è demandata ai singoli Comuni: nascono i primi Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), le rassegne di espressività giovanile, gli Informagiovani, le Consulte e i Forum Giovanili. Fin da subito i Comuni non agiscono da soli, ma in partnership con il Terzo Settore, le Cooperative e il mondo del Sociale.
Il 1985 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Gioventù”. Le parole scelte in tale occasione per rappresentare lo scenario nel quale i giovani dovrebbero muoversi sono: Pace, Sviluppo, Partecipazione.
In occasione dell'Anno internazionale della gioventù, il 30 e il 31 marzo dello stesso anno a Roma si è tenuto il secondo dei grandi incontri internazionali coi giovani promossi dalla Chiesa Cattolica (il primo era stato il Giubileo Giovani del 1984), in seguito denominati Giornata mondiale della gioventù (GMG).
- Presso il Consiglio di Europa nasce il Centro Europeo della Gioventù a Strasburgo
- In Italia nasce il Ministero dei Problemi della Gioventù (che tuttavia durerà un solo anno)
A partire dal secondo dopoguerra, in Europa i giovani iniziano a essere destinatari di iniziative per valorizzare il loro ruolo nella società. Il primo riferimento lo ritroviamo nella Costituzione della Repubblica Italiana e in particolare nell’articolo 31:
"La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo".